Fra tutti i luoghi in cui ha soggiornato
Napoleone Imperatore, l'Isola d'Elba è quello dove si è trattenuto più a lungo.
Un soggiorno così lungo, per un personaggio tanto importante, avrebbe dovuto
essere oggetto di maggiori attenzioni da parte degli storici moderni. Ma su
circa 180.000 opere che da centocinquant'anni ricordano la vita e le gesta di
Napoleone, esistono solamente -a nostra conoscenza- due libri scritti da
ricercatori del XX secolo dedicati esclusivamente al regno dell'Isola d'Elba.
Al contrario di quanti molti pensano, Napoleone non fu imprigionato all'Elba: egli scelse l'isola per il suo esilio e vi regnò portando più innovazioni di quante qualsiasi governo avesse mai fatto.
Per la prima volta dopo secoli, l'Isola d'Elba era unita sotto un'unica bandiera (è stato l'unico momento in cui è stata unita: tutt'oggi l'amministrazione è suddivisa in ben 8 comuni) e per la prima volta, dopo una vita fatta di battaglie e spostamenti, Napoleone Bonaparte era obbligato a fermarsi e governare un territorio che lo avrebbe ricordato per sempre.
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